Walter Bellocchio ha voluto rappresentare, sulle volte del soffitto, le stagioni della natura e le stagioni dell’uomo.
All’ingresso è dipinta la primavera coi suoi fiori smaglianti, i suoi frutti e le giovani leggiadre fanciulle con le vesti gonfie di fresco vento.
Segue poi l’estate, coi suoi colori caldi e intensi, e l’uomo, nel pieno delle sue forze, impegnato a dominare la natura con la trebbiatura del grano.
La silenziosa mestizia d’autunno è rappresentata dalla vendemmia, dalla tenacia delle mondine, dalla saggia maturità della donna-madre e dalla lungimiranza dell’uomo adulto.
Infine, l’inverno, l’ultima fase, con l’uomo ormai stanco, ebbro di lavoro e vino, fiero per ciò che ha compreso e che ha realizzato, pronto a congedarsi dal mondo e a lasciare spazio al nuovo anno che verrà.